Metodo

International Studies in Phenomenology and Philosophy

Journal | Volume | Article

174753

Strade Parallele

Daniela Tagliafico

pp. 131-134

Abstract

Estetica razionale ha rappresentato un momento cruciale del dibattito circa la natura di questa disciplina. Tornare a intendere l’estetica come teoria della percezione, anziché come filosofia dell’arte, significa occuparsi, sostanzialmente, di una triade di capacità, tra di esse fortemente connesse: non soltanto la percezione strictu sensu, ma anche la memoria e l’immaginazione – facoltà senza le quali la percezione, da sola, non offrirebbe alcuna possibilità di ragionamento. Soltanto grazie alla memoria, infatti, è possibile ritenere ciò che si è percepito, e soltanto grazie all’immaginazione è possibile confrontare, distinguere e sussumere, prima ancora che inventare. Se “l’occhio ragiona a modo suo” – se l’estetica, insomma, può davvero essere un’ars analogi rationis – ciò è possibile grazie a queste tre facoltà. Gli sviluppi teorici successivi del pensiero di Ferraris potrebbero essere interpretati proprio come una lunga elaborazione del tema della memoria, sfociata dapprima nella teoria della traccia proposta in Documentalità, e successivamente nella considerazione delle sue conseguenze ontologiche, con il Nuovo Realismo.

Publication details

Published in:

(2015) Postille a Ferraris. Rivista di estetica 60.

Pages: 131-134

DOI: 10.4000/estetica.605

Full citation:

Tagliafico Daniela (2015) „Strade Parallele“. Rivista di estetica 60, 131–134.