Metodo

International Studies in Phenomenology and Philosophy

Journal | Volume | Article

174479

L'apparato delle apparenze

Sul concetto di fenomenotecnica e la sua incidenza sull'estetica e l'epistemologia

Emmanuel Alloa(Fribourg University)

pp. 36-55

Abstract

La nozione di ‘fenomenotecnica’, introdotta da Gaston Bachelard negli anni 30, gode di forte interesse tra gli storici delle scienze, che la usano per insistere sulla mediazione tecnico-sociale dei fatti scientifici. In filosofia, sul fondo dell’attuale trionfale ritorno a un nuovo realismo epistemologico, l’idea di fenomenotecnica è stata relegata tra i relitti del ‘costruttivismo’.  L’articolo difende una lettura diversa della ‘fenomenotecnica’: al di là del ruolo che Bachelard gli attribuiva nella costruzione dei fatti scientifici, il concetto permette di ripensare la connessione intrinseca tra esperienza e tecnicità. I fenomeni non sono semplicemente dati; bisogna renderli visibili, tramite specifiche tecniche dell’apparire. Una tale premessa porta non solo a ripensare il ruolo che si attribuisce alla dimensione tecnica nell’estetica, ma anche alla ‘aisthesis’ in seno alle operazioni tecniche.

Publication details

Published in:

(2016) Intermediality and interactivity. Rivista di estetica 63.

Pages: 36-55

DOI: 10.4000/estetica.1255

Full citation:

Alloa Emmanuel (2016) „L'apparato delle apparenze: Sul concetto di fenomenotecnica e la sua incidenza sull'estetica e l'epistemologia“. Rivista di estetica 63, 36–55.