Metodo

International Studies in Phenomenology and Philosophy

Journal | Volume | Article

174515

Il valore intrinseco della biodiversità

Limiti e potenzialità

Matteo Andreozzi

pp. 129-148

Abstract

Il principale scopo di questo articolo è esplorare la legittimità e le implicazioni dell’ascrizione di valore intrinseco alla biodiversità. Svariati problemi ambientali stanno seriamente mettendo in crisi l’idea tradizionale secondo la quale la comunità morale dovrebbe essere ristretta ai soli esseri umani. In tale contesto, la ricerca filosofica è chiamata a una stimolante quanto urgente analisi della nozione di “biodiversità”. Tuttavia, alcuni eticisti ambientali continuano ad affermare che la biodiversità non abbia valore intrinseco. In questo contributo mostro che il concetto di “valore intrinseco” ha diversi significati, a seconda che le sue basi siano epistemologiche, ontologiche, assiologiche o normative. Sostengo dunque che, mentre la biodiversità non ha valore di per sé (in its own right), in sé (in itself), o per sé (for its own sake), può esser considerata avere un valore in quanto tale (as such). Sostengo inoltre che ascrivere un valore intrinseco alla biodiversità permette una riconciliazione autentica tra gli interessi antropocentrici e il bisogno di estendere la comunità morale oltre l’umanità.

Publication details

Published in:

(2015) Biodiversity. Rivista di estetica 59.

Pages: 129-148

DOI: 10.4000/estetica.344

Full citation:

Andreozzi Matteo (2015) „Il valore intrinseco della biodiversità: Limiti e potenzialità“. Rivista di estetica 59, 129–148.