Metodo

International Studies in Phenomenology and Philosophy

Journal | Volume

174841

Aura

Volume 52

Abstract

A partire dalle riflessioni di Walter Benjamin si pone la questione se sia ancora possibile parlare di “opere d’arte” o se nell’epoca delle immagini tecnicamente riproducibili l’arte sia qualcosa di irrimediabilmente “passato”, priva ormai di un suo autentico compito. La posta in gioco è la funzione “critica” dell’arte come manifestazione di un’irriducibile alterità in un mondo globalizzato che tende a trasformare ogni prodotto in merce scambiabile e sostituibile e dove sempre più prevalgono le istanze idolatriche e simulacrali. La riproducibilità tecnica mette così in luce un problema forse ancora più radicale: la trasformazione dell’esperienza percettiva. Domandarsi, allora, se sia ancora possibile parlare di “aura” significa non solo chiedersi quale sia lo status dell’arte oggi, ma significa anche e soprattutto ripensare l’orizzonte di un’esperienza estetica.

Details | Table of Contents

Di che aura parliamo?

Aura, ovvero della meravigliosa modifica della nozione stessa di arte

Simonetta Lux

pp.131-148

https://doi.org/10.4000/estetica.1611
Nimbus

Nota sulla questione dell'"aura" in Ludwig Klages

Giampiero Moretti

pp.149-159

https://doi.org/10.4000/estetica.1613
Sindrome cinese

Benjamin e la soglia auratica dell'immagine

Andrea Pinotti

pp.161-180

https://doi.org/10.4000/estetica.1615
Aura o Non aura

l'opera d'arte tra choc ed emozioni

Carla Subrizi

pp.193-203

https://doi.org/10.4000/estetica.1620
Percezione, spazio e azioni

le neuroscienze e le suggestioni dei filosofi

Germana Pareti

pp.263-284

https://doi.org/10.4000/estetica.1596
Stefano Velotti, La filosofia e le arti

Sentire, pensare, immaginare

Luca Viglialoro

pp.285-288

Publication details

Journal: Rivista di estetica

Volume: 52

Year: 2013

DOI: 10.4000/estetica.1586

Full citation:

(2013) Aura. Rivista di estetica 52.